Mercurialis sp L., famiglia delle Euforbiacee
- Mercurialis annua L., mercuriale, mercorella comune, erba strega
- Mercurialis perennis L., mercuriale, mercorella perenne o strisciante
Descrizione
La mercorella comune (Mercurialis annua L.) è una pianta erbacea annua, piccola (non supera infatti i 40 cm di altezza), complessivamente di colore verde chiaro, con fusto e rami quadrangolari.
È dioica, ha foglie ovato-lanceolate e fiori poco appariscenti.
I frutti sono capsule larghe circa 0,5 cm.
Fiorisce tutto l'anno, nei campi coltivati, ai margini delle strade, negli ambienti ruderali, ecc.
La mercorella perenne (Mercurialis perennis L.), tipica del sottobosco, è abbastanza simile alla precedente ma ha fusto semplice e cilindrico, con le foglie concentrate nella parte alta e complessivamente una colorazione verde più intensa.
Una pianta si definisce dioica quando presenta piante con fiori solamente femminili ed altre con fiori esclusivamente maschili.
Tossicità
Tutta la pianta è velenosa, contiene in particolare un alcaloide (mercurialina) un principio amaro, un colorante azzurro e saponine.
Tra le caratteristiche delle mercuriali o mercorelle è che i principi attivi contenute nelle stesse danno luogo a fenomeni di accumulo nell'organismo, per cui anche se somministrati a piccole dosi, per lungo tempo, causano fenomeni tossici anche gravi, come in caso di somministrazioni in dosi uniche massicce.
Sono noti casi di intossicazioni di animali che hanno pascolato in ambienti ricchi di mercuriale e di esseri umani che hanno mangiato fresche insalatine primaverili contenenti una certa quantità di foglioline di questa pianta, con conseguenti gastroenteriti abbastanza forti.
La mercuriale perenne ha una azione farmacologica simile ma più intensa.
Curiosità
Secondo una tradizione popolare la presenza di mercorella sotto le viti fa andare a male il vino.
Il medico greco Ippocrate consigliava gocce di succo fresco di mercuriale, da instillare direttamente nell'orecchio, per curare le sordità parziali o temporanee.
La medicina popolare raccomandava l'utilizzo del succo estratto dalle foglie fresche di questa piantina per interrompere la produzione di latte delle nutrici.
I contadini della nostra terra conoscono assai bene questa pianta e la evitano accuratamente anche quando raccolgono l'erba per i conigli: la consapevolezza della tossicità della mercorella appartiene sicuramente al patrimonio del nostro sapere popolare.